RACCONTARE

Raccontare le malattie rare con naturalezza,

viverle con amore,

con la vicinanza di persone buone, 

che sono le forze delle vite,

alleviano i dolori e le sofferenze.

 

Raccontare le malattie rare con coraggio, 

quello che ti dà la forza di continuare,

viverle con forza, coltivano con convinzione la speranza.

 

Mettendosi a guardare le bellezze della natura,

sentendo le parole, fare un sorriso o stare con le persone più care,

che tutte le difficoltà ti fanno superare.

 

Vivere e raccontare le malattie rare con serenità,

serve a superare ogni difficoltà.

 

di Domenico Vaisicca, scuola media “O. M. Corbino” Plesso F. Morvillo, Augusta (SR)

 

SQUALO SENZA PINNA

Questo squalo riesce 

a cacciare difficilmente

perchè va lentamente;

ma riesce a vedere 

meglio le prede

piccoline

e le sbrana poverine 

 

di E. De Palma e M. Mantuano, scuola primaria “ICS Locatelli-Quasimodo” Plesso Montello Milano 

IO E TE INSIEME

Un giorno camminando

vidi un bambino zoppicando

gli chiesi: stai male? hai dolore?

ma non so come chiamarti un dottore!

Primo gli ho parlato e poi

l’ho portato

in gran fretta

come una saetta 

all’ospedale più vicino

per curare il suo problemino.

Se insieme a me vorrai giocare

ti dovrai curare

e a niente pensare 

così la malattia potrai eliminare.

Averti conosciuto

tanto mi è piaciuto

un amico malata

va sempre accettato.

Non bisogna ignorare

ma solo aiutare.

 

della classe 3° B, scuola primaria “3° Circolo Roncalli” Altamura (BA)

NON HO MAI CAPITO

Non ho mai capito perché

Il sole a tutti amico, a me è nemico

Perchè la mia belle brucia se a Lui mi mostro

Perchè il buio, che a tutti fa paura, a me dev’essere amico

Perchè non andrò mai al mare, a giocare, a tuffarmi

Perchè mille spilli pungono la mia pelle, se poco poco mi affaccio 

alla finestra a guardare ciò che di bello offre la natura 

Perchè fra tanti è toccata a me, questa cosa di cui anche il nome,

è difficile da ricordare

Perchè non potrò mai guarire

Perchè dovrò morire senza l’affetto di un amico

Non ho mai capito, e forse mai capirò…

 

di Sarah Calderone, scuola media “O.M. Corbino” AUGUSTA (SR)

 

Le malattie rare 

fanno abbassare il morale

se non ti vuoi ammalare

dolci e caramelle devi evitare.

le malattie tu vuoi superare

al dottore devi ascoltare.

 

della classe 3° B, scuola primaria “3° Circolo Roncalli” Altamura (BA)

 

PENSO

 

Penso che nella malattia rara c’è la forza della speranza,

vengono fuori pensieri per superare ogni mancanza.

Penso che la vita aiuta a superare le paure con creatività,

e ad aprire i cuori ai grandi valori dell’umanità.

Penso nella qualità delle persone e della natura,

con tutti i suoi colori e profumi, che ci rendono felici.

Penso che tra noi ci si possa fidare

e un mondo migliore creare,

penso che la vita deve essere vissuta,

a pieno in tutte le sue particolarità 

e ogni giorno va goduto con serenità.

 

di Spinali Sebastiano Andrea, scuola media “O.M. Corbino” plesso F. Morvillo AUGUSTA (SR) 

 

LE MERAVIGLIOSE RARITA’

Chi ha le malattie rare è debole,

non ha la forza di andare avanti,

ma la speranza è l’ultima a morire,

il sorriso dei parenti e dei cari dà conforto.

Dagli occhi scendono lacrime,

do gioia o di tristezza,

allo stremo continuano, 

continuano questa vita piena di sofferenze.

Chi ha le malattie rare sogna di poter guarire,

anche se sa che non può,

si trova davanti un muro,

che n on può superare,

ma la vita riserva sorprese,

a volte belle e a volt brutte.

 

di Cacciaguerra Michelangelo, scuola media Istituto Comprensivo “O.M. Corbino” plesso F: Morvillo AUGUSTA (SR)

L’ELEFANTE DANTE

C’è un elefante di nome Dante, che si comporta

come un gigante, a lui non importa se non può

bere, molte cose lui può vedere, e alla ricerca di

un bicchiere perché senza non riesce a bere

tranquillizza tutti i bambini 

 

di Cristina Carolina, scuola primaria “ICS Locatelli-Quasimodo” Milano 

UNA SPIAGGIA DI DOLORE

C’è chi non vede e si vergogna

ad andare a scuola, c’è chi

non sente e ha paura di

sentire.

C’è chi non parla e ha

paura di dire qualcosa di

sbagliato…e c’è chi si sente

solo e ignorato, c’è chi non 

cammina ma può sognare di

farlo….

 

di Giorgia Grandi classe 1 B, scuola media  2° Istituto Comprensivo “O. M. Corbino”- Plesso Morvillo